Il blocco dello scrittore

Questo saggio riguarda la scrittura, ma lo si può facilmente adattare ad ogni altro atto creativo come la pittura o la musica. Cosa succede quando appare il blocco dello scrittore, spesso dalla tristezza? Un blocco è l’opposto di un flusso. Guardi una schermata vuota o un foglio bianco, e non accade ‘nulla’. In realtà un dialogo infruttuoso si sviluppa tra almeno due parti. – Una parte, qui chiamata lo scrittore, deve produrre un testo. Questo scrittore crea un saggio, una presentazione o un libro da una fonte di possibilità in parole, idee e concetti. L’accesso a questo meraviglioso potenziale varia a seconda delle circostanze e ogni autore ha il proprio modo per ‘aprirne le porte’. Alcuni hanno bisogno di una scadenza, altri preferiscono un lasso di tempo senza vincoli. Se si verifica un blocco della scrittura, lo scrittore è la parte che soffre se non ci sono risultati o se i risultati non sono ‘abbastanza buoni’. Lo scrittore è sensibile ai commenti e al modo in cui questi gli arrivano. Il suo potere risiede nella capacità di creare un testo. – Una seconda parte è il manager. Questa delinea la strategia. Dice allo scrittore che cosa fare, definisce i criteri generali o specifici sul procedere dell’attività e inoltre giudica i risultati. Questa parte non ha le competenze o il potenziale per creare un testo. Se il manager crea le condizioni in cui lo scrittore può spiegare le sue idee e metterle in parole, si può sviluppare una collaborazione di successo. Se c’è un blocco della scrittura, il manager tende a comportarsi verso lo scrittore non solo come se sapesse COSA scrivere, ma anche COME farlo. Il manager può prendere la forma e l’atteggiamento di una figura parentale, come un padre, un insegnante o un professore universitario, soprattutto se i risultati non sono ‘abbastanza buoni’ o ‘abbastanza rapidi’. Il potere del manager solitamente deriva dal potere delle figure parentali nella vita dell’autore. In un blocco della scrittura, c’è un dialogo tra le due parti, in cui il manager ha il potere e lo scrittore cerca di compiacerlo ma non ci riesce. In definitiva, questo può risultare nel fissare un cursore lampeggiante su uno schermo vuoto non sapendo cosa scrivere, come un bambino piccolo, che fa scena muta sotto la tempesta di critiche di un insegnante. Riconoscere questo modello è il primo passo per lasciarlo. Il compito del manager è quello di creare le condizioni affinché il prezioso potenziale dello scrittore possa svilupparsi e manifestarsi, come un buon editor in una casa editrice. Lo scrittore è il padrone, il manager è il servitore di uno scopo più alto ed entrambe le parti devono cooperare per raggiungere un obiettivo comune. Nel commercio, si dice che gestione è “ottenere cose, fatte da persone nelle organizzazioni”. Il manager non fa il lavoro ma crea un ambiente di sostegno in cui il lavoro può essere fatto. Se applichi Logosintesi a un blocco della scrittura, inizia con l’identificare le caratteristiche arcaiche della parte manager e dei suoi modi di fare. Se guardi il cursore lampeggiante e non vedi o senti cosa scrivere e le dita non digitano, cosa accade nello spazio intorno a te? Che cosa vedi? Che cosa senti? Quale presenza percepisci? Queste forme pensiero ti rispettano, incoraggiano, sostengono o ti buttano giù? Che cosa senti quando percepisci queste forme pensiero, questi costrutti di energia? Ora applica le frasi di Logosintesi su queste forme e scopri cosa succede quando scompaiono, una dopo l’altra. Viene ripristinato il flusso della tua scrittura, o ancora ti manca qualcosa? È necessario fare ulteriori ricerche? Hai bisogno di supporto nella ricerca di un tema? Hai bisogno di saperne di più su grammatica e sintassi? Un coach di scrittura può essere un aiuto migliore per la realizzazione del tuo compito rispetto alla presenza arcaica che hai allontanato. Dopotutto, le persone appartenenti al tuo passato cosa ne sapevano veramente di scrittura?

Di Willem Lammers

Trad. Luisa Penzo